venerdì 28 giugno 2013

Arch at Work/ 02

Partire o restare? Tutti ce lo siamo chiesti almeno una volta.
Sia chiaro fin da subito, non è detto che la vita oltre confine sia, a conti fatti, migliore di quella di quella nostrana. Ergo, non sperate di fare la valigia e partire senza meta o idee chiare se non volete ritornare, con la coda fra le gambe, prima ancora che la Nonna abbia esclamato 'Stai mangiando?!?'.

Ma procediamo con ordine.




Se siete decisi ad imbarcarvi in quest'avventura potete scegliere tre strade:
  • Aderire ad un programma - I programmi e gli stage, europei e non, sono davvero tanti: dai servizi volontari al Leonardo agli Stage nelle Istituzioni. Se siete alla vostra prima esperienza internazionale i programmi vi aiuteranno ad orientarvi e a non partire 'allo sbando'. Il sito da consultare sicuramente è Scambieuropei.info, sempre aggiornatissimo e pieno di suggerimenti e consigli.
    • Vantaggi - Organizzazione dell'esperienza all'estero, tutoraggio e eventuale certificato di partecipazione. Sarete seguiti passo passo dall'inizio alla fine;
    • Svantaggi - Mentre qualche anno fa rientrare in un programma di formazione continua o di stage era accessibile a tutti, attualmente i requisiti d'accesso sono più elevati e la selezione è sempre più dura; i programmi durano dai 3 al 18 mesi e spesso non sono rinnovabili.
  • Cercare un lavoro - Al contrario di ciò che accade in molte regioni italiane, la figura dell'architetto è spesso molto ricercata in quelle nazioni dove le facoltà di architettura sono poco accessibili. Ricordate anche che in molti stati per la candidatura, oltre il C.V. tradotto in inglese o nella lingua locale, è necessaria anche una lettera di raccomandazione di qualche professore o del vostro ultimo datore di lavoro. Se siete in cerca di lavoro consultare il sito dell'Eures è sempre molto utile.
    • Vantaggi - Un esperienza di lavoro all'estero tagliata su misura per voi che con buona probabilità non si concluderà allo scadere di dei 3/18 mesi canonici;
    • Svantaggi - Entrare in contatto con realtà lavorative all'estero è difficile e rischioso: tutte le spese per i colloqui sono a vostro carico e non c'è nessuna garanzia che il datore di lavoro sia affidabile.
  • Partire alla ricerca - Ovvero partire senza aver nulla di certo e cercare lavoro sul posto. E' il metodo che sembra più affascinare gli studenti ma che raramente si concretizza dopo la laurea.
    • Vantaggi - Abitare nel posto dove si cerca lavoro permette di prendere contatti e gestire la situazione in prima persona;
    • Svantaggi - Si rischia di non trovare nulla sul posto e aver speso inutilmente soldi e tempo.

Inoltre, anche i più sprovveduti sanno che per partire tranquilli sono necessari:
  • Lingua - Non sperate di andare via senza avere una conoscenza minima dell'inglese. E' fondamentale per non morire di fame mentre cercate di imparare la lingua del posto. 
  • Investimento economico iniziale - Chi non risica non rosica, per partire dovete considerare le spese per il viaggio, il primo alloggio e per le eventuali spese istituzionali (passaporto, tasse, etc ).
  • Competenze interculturali - Siete pronti a catapultavi in un realtà completamente diversa dalla vostra? Siete pronti a ambientarvi in un luogo che conoscete poco?




Nei prossimi articoli parleremo più a lungo del programmi di LLP.

E voi? Volete partire o preferite restare?

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