venerdì 10 maggio 2013

EdS - Prima Prova: come organizzarsi

La prima prova dell'Esame di Stato, la cosi detta 'prova pratica', consiste nello svolgimento di un tema: dalla progettazione della villetta bifamiliare, allo sviluppo di un lotto di fabbricazione al restauro di una cascina. In linea orientativa, le prove onnipresenti, però, sono due, una prevalentemente compositiva ed una di stampo urbanistico. Il mio consiglio,tuttavia, è quello di orientarsi verso la prova compositiva perché, in questo modo, potrete gestire meglio un tempo così ristretto (8 ore) ma soprattutto perché, anche se siete a corto di idee, il manuale dell'architetto, che potrete usare durante la prova, vi potrà dare un aiuto fattivo. 



Il Manuale dell'architetto che consiglio,a questo punto, è il 'Enciclopedia pratica per progettare e costruire' di Ernst Neufert, edito dalla Hoepli.
Si tratta di un opera tedesca che è stata riadattata 'alle specificità normative, culturali e tecnologiche del contesto italiano' e risulta particolarmente semplice da capire e da consultare oltre ad contenere molti progetti svolti divisi per categorie al suo interno. L'ideale è dividere con delle linguette adesive il volume in modo da riuscire a rintracciare subito l'argomento che cerchiamo. In aggiunta al manuale, avremo a disposizione dei cartoncini cm. 50 x 70, A3 lucidi, A3 millimetrati, A4 bianchi e fogli protocollo a quadretti o a righe che ci verranno forniti dalla commissione oltre al nostro materiale di cancelleria. 
Veniamo ora all'organizzazione vera e propria.


Come prepararsi  alla prima prova scritta


Il segreto per superare la prima prova dell'EdS non è avere grande vena creativa, ma è essere versatili: non importa se dovrete progettare una torre o un museo, ma il vostro 'stile' e soprattutto i vostri elementi compositivi dovranno essere sempre gli stessi.  Non sarete, infatti, valutati per la vostra originalità, ma per la coerenza e la fattibilità del vostro progetto. Preparatevi alcune strutture architettoniche, come ad esempio un tipo particolare di apertura, oppure un rivestimento, una copertura originale, ma anche un portico o una 'pianta tipo', e 'riciclatele' adattandole al tema che vi sarà proposto facendo attenzione alla scala dell'oggetto e il dimensionamento della struttura portante.  Provate a 'ricopiare' qualche elemento dei grandi architetti, se non sapete che pesci pigliare. Esercitatevi a lungo a modulare i 'vostri elementi' in modo da saperli disegnare alla perfezione, sia per quanto riguarda piante, prospetti e sezioni, sia per le prospettive sia per i dettagli costruttivi. Il metodo che vi stiamo proponendo, sebbene poco ortodosso, da ottimi risultati: avendo provato e riprovato lo stesso schema, quando sarete all'esame lo disegnerete più velocemente, senza perdita di tempo ma soprattutto senza errori di distrazione.

Pensate ad uno schema anche per le tavole, ad esempio si possono usare:
  • 2 cartoncini 50 x 70 cm orizzontali: nel primo disegniamo gli schemi nella fascia a sinistra e poi piante, prospetti, sezioni e prospettive della parte desta, il secondo sarà dedicato alle ulteriori piante, se necessarie,ai dettagli costruttivi e allo studio della struttura portante. E' fondamentale disegnare la prospettiva nella prima tavola, per dare immediatamente agli esaminatori l'idea del progetto.
  • i lucidi  per ricalcare i tratti principali delle piante soprapposte in modo da velocizzare l'operazione e quindi incollateli con lo scotch sui cartoncini.
  • i fogli protocollo sono per la relazione tecnica.


Come organizzarsi durante prima prova scritta


Solitamente nella prova compositiva,  è richiesto di disegnare alcuni studi o concept sul tema, piante, prospetti e sezioni almeno in scala 1:100, uno o più dettagli costruttivi e una o più prospettive e di redigere al relazione tecnica del progetto.
La prima cosa da fare, appena ricevuta la traccia, è cercare sul manuale la categoria alla quale fare riferimento soprattutto per quanto riguarda le dimensioni minime e all'aggregazione fra i vari ambienti. Quindi, schizziamo velocemente piante e prospetti per renderci conto della fattibilità e delle problematicità del progetto. Questa prima operazione deve durare al massimo mezz'ora. Nella seconda parte occupiamoci delle tavole: il primo schizzo va fatto con una matita dura, il ripasso con matite morbide o pennini e infine il colore. Per il progetto e gli schemi prendiamoci al massimo 4 ore, per la prospettiva mezz'ora e per i dettagli un paio d'ore in tutto. Infine concludiamo con la relazione tecnica per la quale impiegheremo circa un quarto d'ora. Il restante tempo è per i (sicuri) imprevisti e per ricontrollare il tutto.


Queste sono le linee guida sommarie per orientarsi durante la prima prova dell'EdS, nei prossimi giorni pubblicheremo alcuni focus sugli schemi, sulle piante, sui dettagli e sulla relazione tecnica. Seguiteci su Facebook oppure cinguettate con noi su Twitter per gli aggiornamenti!



Stay tuned su Be ArchiStar

5 commenti:

  1. ottimo suggerimento per i tempi tecnici... grazie!!

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    1. I tempi ovviamente sono orientativi, prima fai e meglio è...se ci riesci! ;)

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  2. io ho provato a fare un progetto in 8 ore, proprio ieri. purtroppo se sto a casa mia mi distraggo troppo spesso, ma se penso che in quelle 8 ore ho pranzato, giocato 4 volte a CriminalCase su fb, sono andata in bagno due volte, ho fatto pure la pausa caffè, e ho finito tutto il progetto (normativa, 3 piante, 1 prospetto 1 sezione, 2 dettagli, planimetria e dimensionamento urbanistico), mi ritengo abbastanza fortunata. Fortuna ho trovato un buon compromesso tra squadre, fogli e sistemazione tavola.
    Inutile dirlo, ma l'importante è esercitarsi. tanto tanto tanto. che palle.

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  3. Ma mi chiedo che senso ha prendere ancora in mano le squadre e la gomma....visto che abbiamo la tecnologia perche non sfruttarla? Ormai nel mondo del lavoro si lavora solo con il pc autocad impaginazioni con photoshop!! E per urbanistica la tavoletta grafica sarebbw utile! Per cinque anni abbiamo lavorato in uni con la tecnologia, al giorno d'oggi l esame di stato a riga e squadra mette in difficoltà gli studenti laureati!!
    Cosa si aspetta a cambiare le cose per le nuove generazioni?

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